








Bentornata Olga è un progetto fotografico sulla relazione tra lavoro e femminilità. Sono differenti ritratti di un gruppo di donne italiane che cercano un equilibrio tra l’impegno lavorativo e l’impegno verso i propri cari dell’ambito familiare. In un paese ancora troppo a misura di uomo, le donne cercano di conciliare esigenze molto diverse, spesso conservando lavori con minore retribuzione ma con maggiore flessibilità nei tempi. Lo spazio lavorativo, dove le distanze sono ravvicinate e dove i tempi sono dettati da altri, viene plasmato dalle mani femminili. Lo spazio grigio e uniforme viene abbellito con piccoli oggetti della propria intimità e dei propri figli, per raccontare di sé, dei propri cari e per ascoltare le storie delle altre. La claustrofobia di una vicinanza e di una condivisione di molte ore della propria giornata forzata, lontane dai propri figli in attività spesso ripetitive, viene ridisegnata attraverso dei piccoli ritagli di speranza e di vita. extracts from serie Welcome back Olga is a photographic project on the relationship between work and femininity.There are different portrait about group of Italian women who are looking for balance between work engagement and commitment to their loved ones in the family. In a country still too close to man, women try to reconcile very different needs, often retaining jobs with less pay but with more time flexibility. The working space, where distances are close and where the times are dictated by others, is shaped by female hands. Gray and uniform space is embellished with small objects of their intimacy and their children, to tell themselves, their loved ones and to hear others’ stories. The claustrophobia of a closeness and sharing many hours of their day forced away from their children in activities often repetitive, is redrawn through small scraps of hope.